Zona ATEX: che cos’è, perché è pericolosa e come comportarsi?

Non tutti gli ambienti di lavoro sono uguali l’uno all’altro, considerando soprattutto alcune realtà che possono essere più pericolose in virtù degli strumenti utilizzati o delle condizioni alle quali si va incontro in sede lavorativa. Ad esempio, c’è differenza tra un lavoro in ufficio e uno che si effettua in cantiere, non perché uno sia più o meno importante dell’altro, quanto più perché in un caso si correrà maggiormente il rischio di andare incontro ad infortuni, cadute o addirittura qualcosa di più grave; ne consegue che, per certi lavori, ci sia bisogno di un protocollo di sicurezza maggiore da adottare, relativamente ad azioni che dovranno essere svolte (o evitate), indumenti da insoddare, strumenti da utilizzare per il completamento di una determinata mansione e tanto altro. 

Tra gli ambienti più pericolosi ai quali ci si possa rapportare si citano sicuramente gli ambienti ATEX (sigla che sta per Atmosphere Explosive), ovvero quelle zone esplosive in cui i rischi per la propria sicurezza e incolumità personale aumentano considerevolmente. Ne deriva, senza alcun dubbio, un atteggiamento che dovrà essere adottato da parte del lavoratore: ma perché si tratta di zone pericolose e come comportari per scongiurare ogni rischio?

Che cos’è una zona ATEX e i rischi per il lavoratore

Come già specificato precedentemente, ATEX è una sigla che viene utilizzata per indicare la presenza di atmosfere esplosive che dipendono da gas, vapori o nebbie infiammabili; trattasi di ambienti molto complessi, che necessitano di pulizia per tentare di limitare – o di eliminare del tutto – delle fonti di rischio per un determinato territorio e per le persone che ci abitano. A seconda del grado di pericolosità di tali zone, che viene determinato dalla presenza più o meno costante di quelle componenti che si chiamavano in causa precedentemente, si può effettuare una distinzione tra tre zone ATEX: 2, 1 e 0. Queste sono ordinate in grado crescente a seconda dell’eventuale presenza di pericoli, per cui è richiesta anche una strumentazione differente a seconda dell’ambiente che si affronta di volta in volta. 

Con una zona 2 è improbabile la presenza di un’atmosfera esplosiva, ma si tratta pur sempre di ambienti che richiedono una certa attenzione nell’utilizzo di una strumentazione adeguata e pronta a ridurre la fonte del problema, che potrebbe essere una perdita improvvisa di liquidi infiammabili. La zona 1 presenza sicuramente delle atmosfere esplosive, le quali sono di numero inferiore rispetto alla zona 0 e per questo più facilmente “domabili”. Infine, la zona 0 è quella con pericoli costanti, che derivano prevalentemente dalla presenza di gas e nebbie infiammabili per cui è richiesta una protezione assoluta. Un’ulteriore differenza tra zone 20, 21 e 22 chiama in causa i medesimi elementi precedentemente citati, con l’aggiunta di possibili polveri combustibili che possono costituire un grave problema in assenza di un abbigliamento opportamente adeguato alle condizioni di lavoro. 

L’abbigliamento corretto da indossare per la pulizia delle zone ATEX

Dal momento che si tratta di zone molto pericolose, che richiedono un intervento di pulizia e di eliminazione della fonte del problema, le aree ATEX dovranno essere affrontate solo in presenza di un abbigliamento che sia pronto a contrastare ogni possibile problema e, soprattutto, a proteggere il lavoratore. Questi strumenti sono assolutamente indispensabili, per cui non si può pensare di affrontare un lavoro di pulizia delle zone ATEX in assenza di: casco protettivo per proteggere il capo e soprattutto il volto da sostanze, polveri e nebbie infiammabili; occhiali protettivi e visiere che siano integrati al casco e che garantiscano un isolamento costante degli occhi (pur evitando di oscurare l’ambiente circostante); respiratori e maschere protettive per evitare di inalare sostanze tossiche presenti nell’ambiente e per proteggere le vie respiratorie; guanti antistatici e anti-scintille, isolanti rispetto ad alcuni liquidi o altre polveri infiammabili che potrebbero generare combuzione; scarpe antiscivolo e antistatiche, che garantiscono una soluzione simile e che – allo stesso tempo – tengono anche il lavoratore al riparo da qualsiasi tipo di infortunio; tuta protettiva ignifuga, isolante e composta da materiali anti-scintilla, in modo da tenere la persona che la indossa totalmente al sicuro da qualsiasi fonte combustibile e tossica presente all’esterno.

Tutti questi materiali non possono essere acquistati in una qualsiasi realtà online o offline, dal momento che si tratta di strumenti fondamentali per la propria salvaguardia che richiedono una giusta garanzia di sicurezza. Tra le realtà del web più importanti per la salvaguardia e la protezione del lavoratore, allora, si consiglia Euro Hatria s.a.s., la cui strumentazione è fondamentale e salvifica per ogni lavoratore che dovrà agire in zone ATEX.

La relazione tra la salute mentale e la salute sessuale

Esiste un nesso profondo e significativo tra il benessere psicologico e la salute sessuale, elementi essenziali per il completo stato di benessere di una persona. La reciproca influenza di questi due aspetti è sostenuta da numerose indagini scientifiche, che hanno dimostrato come disturbi psicologici possano portare a disfunzioni sessuali, quali calo del desiderio sessuale, problematiche nell’eccitazione e ostacoli nel raggiungimento dell’orgasmo.

L’interazione tra psiche e sessualità rivela che una condizione psicologica precaria può esercitare un’influenza considerevole sul piano sessuale, incidendo notevolmente sul grado di soddisfazione sessuale di un individuo. Se da un lato la consapevolezza su queste tematiche si è ampliata negli ultimi anni, persistono ancora pregiudizi e tabù in quest’ambito, rendendo fondamentale un’ulteriore esplorazione e comprensione di questo legame.

In questo contesto, emerge l’importanza di individuare e applicare interventi mirati che affrontino simultaneamente le sfide legate alla salute mentale e sessuale. Una tale prospettiva integrata può contribuire significativamente alla promozione di una salute olistica e al miglioramento della qualità di vita.

Comprendere il legame tra salute mentale e salute sessuale

L’interdipendenza tra la salute psicologica e quella sessuale rappresenta un ambito di fondamentale interesse nel panorama della salute pubblica, essendo entrambe componenti vitali per il benessere complessivo dell’individuo. Studi approfonditi hanno evidenziato una relazione intricata e bidirezionale tra queste due sfere: disturbi mentali come depressione e ansia possono incidere negativamente su aspetti quali il desiderio, l’eccitazione e il piacere sessuale.

In parallelo, patologie legate alla sfera sessuale, quali disfunzioni erettili o eiaculazione precoce, possono intensificare problemi di stress, ansia e depressione. Questa dinamica sottolinea l’urgenza di un approccio globale e integrato per la gestione di tali problematiche. Un tale approccio non solo aiuta a comprendere meglio la complessità e le sfaccettature del rapporto tra salute mentale e sessuale, ma promuove anche strategie di trattamento più efficaci e sensibili alle esigenze dell’individuo. È pertanto cruciale incrementare la consapevolezza e la formazione in queste aree, allo scopo di demolire gli ostacoli dello stigma e migliorare significativamente la qualità delle cure offerte.

Riconoscere l’importanza di creare un ambiente sicuro per discutere dei problemi di salute sessuale

Per avanzare nel campo della salute sessuale, è cruciale valorizzare l’importanza di un dialogo aperto e rispettoso, soprattutto quando ci si rapporta con persone che possono sentirsi esposti a causa di difficoltà psicologiche. La creazione di un ambiente protetto e non giudicante è un aspetto fondamentale nel rapporto tra professionisti della salute e pazienti, poiché favorisce discussioni sincere e trasparenti riguardo questioni di salute sessuale.

Tale spazio, caratterizzato da rispetto e comprensione, è vitale per sradicare stigma e imbarazzo legati a problematiche sessuali, consentendo alle persone di gestire attivamente la propria salute sessuale. È fondamentale che il sessuologo, operatore specializzato nel trattamento di queste problematiche, sia adeguatamente formato per instaurare e mantenere questi ambienti accoglienti, attraverso tecniche di comunicazione efficaci e sensibili. In quest’ottica, può fornire non solo informazioni e sostegno, ma anche risorse preziose per il benessere sessuale dei pazienti. Promuovere questi spazi sicuri e aperti è una tappa essenziale per garantire un approccio olistico e inclusivo alla salute sessuale.

Identificare i potenziali rischi associati all’approccio alla salute mentale e alla salute sessuale

L’analisi dei pericoli inerenti all’intersezione tra salute mentale e sessuale è vitale per instaurare un equilibrio benefico tra queste due sfere. Nelle interazioni con individui affetti da disturbi psicologici, esiste il rischio di evocare emozioni negative o ricordi traumatici durante le discussioni sulla salute sessuale. Inoltre, il persistente stigma sociale legato alla salute mentale può portare a una reticenza nel condividere problemi sessuali. È fondamentale, quindi, assicurare la massima riservatezza e tutelare la privacy per prevenire discriminazioni. È altresì importante riconoscere come problemi di salute mentale non risolti possano riflettersi sulla salute sessuale e viceversa. Un approccio inclusivo e olistico alla cura, che integri sia la salute mentale che quella sessuale, può avere un impatto significativo sul benessere complessivo e sulla qualità della vita.

Riconoscere l’Impatto della Salute Mentale

È essenziale per i professionisti della salute e gli individui riconoscere come il benessere psicologico influenzi profondamente la sfera sessuale. Il nostro stato mentale può modellare le nostre percezioni ed esperienze sessuali, oltre a influire sulle relazioni interpersonali. Disturbi psicologici quali depressione, ansia e disturbo post-traumatico da stress possono avere conseguenze dirette sulla libido, sulla capacità di raggiungere l’orgasmo e sulla funzionalità sessuale. Anche abuso di sostanze e dipendenze giocano un ruolo significativo in questa dinamica. Pertanto, per coloro che mirano a mantenere una vita sessuale soddisfacente, è fondamentale affrontare attivamente i problemi di salute mentale, poiché ciò può portare a un miglioramento generale della salute sessuale e del benessere globale.

Utilizzare le risorse appropriate per affrontare i problemi di salute mentale e sessuale

L’importanza di un approccio integrato che tenga conto sia della salute mentale che di quella sessuale è cruciale per il raggiungimento di un benessere generale. Per trattare efficacemente questi aspetti, è fondamentale impiegare risorse appropriate, tra cui terapie psicologiche mirate, consulenze da esperti in sessuologia e assistenza da professionisti della salute qualificati.

Trascurare la salute mentale può avere ripercussioni significative sulla funzionalità sessuale, portando a ulteriori complicazioni. È quindi essenziale prestare attenzione a entrambi gli aspetti per garantire una vita equilibrata e realizzata. In questo contesto, è vitale che gli operatori sanitari affrontino questi argomenti in modo olistico, mentre gli individui dovrebbero essere incoraggiati a essere proattivi nel curare la loro salute mentale e sessuale.

La salute sessuale non va vista come un ambito isolato, ma come una componente integrante del benessere e della qualità della vita. Pertanto, è imprescindibile che sia gli operatori sanitari sia gli individui acquisiscano una maggiore consapevolezza e si impegnino attivamente nella gestione della propria salute.

Sebbene discutere di questi temi possa risultare difficile o imbarazzante, riconoscere la loro importanza e adottare misure per affrontare eventuali problemi può condurre a una vita più sana e soddisfacente. Un approccio proattivo e informato verso questi argomenti non solo migliora il benessere personale, ma contribuisce anche a una società più informata e consapevole.

Saturazione di ossigeno nel sangue: cosa fare in caso di valori troppo bassi

Ossigeno nel sangue

Cefalea, affanno e confusione mentale sono solo tre dei sintomi che possono comparire quando i livelli di saturazione dell’ossigeno nel sangue scendono al di sotto dei livelli di guardia. È per questo motivo che, tenerne sotto controllo i valori, soprattutto in soggetti a rischio, è di fondamentale importanza.

Misurare la saturazione del sangue è d’altronde estremamente semplice, in quanto è sufficiente fare uso del saturimetro, noto anche come ossimetro o pulsossimetro. Questo piccolo dispositivo medico, molto facile da utilizzare, può risultare un alleato prezioso, nonché un vero e proprio salvavita per chi soffre di malattie respiratorie.

In caso di valori di saturazione al di sotto della norma, è indispensabile contattare immediatamente il proprio medico curante, il quale spiegherà come muoversi e stabilirà l’intervento e la terapia più adeguate, oppure recarsi prontamente al pronto soccorso.

In alcuni casi, la soluzione potrebbe essere data dall’ossigenoterapia e dai concentratori di ossigeno portatili, leggeri o ultraleggeri, in genere prescritti a quei pazienti che necessitano di apporto di ossigeno più volte al giorno, ma che non per questo devono rinunciare a una vita sociale completa e appagante

Cosa si intende con saturazione del sangue

Quando si parla di saturazione del sangue si fa riferimento a un parametro che valuta la percentuale di globuli rossi che, al momento della misurazione, trasportano ossigeno nel sangue. Si tratta, insomma, del quantitativo di emoglobina legata all’ossigeno.

Valori nella norma garantiscono il corretto apporto di ossigeno a tutto l’organismo, mentre valori al di sotto della media indicano un livello di ossigenazione insufficiente dell’organismo. Tale scarsità di ossigeno, detta ipossiemia, può pregiudicare in breve tempo il corretto funzionamento degli organi e la salute dei tessuti; per questo motivo, è importante essere in grado di rilevare rapidamente il problema.

Quali sono i livelli normali e quando preoccuparsi

In condizioni normali, il pulsossimetro rileva percentuali di ossigeno che possono andare dal 95% al 99%, mentre il 100% viene rilevato solo in rari casi, come la somministrazione di ossigeno tramite bombole e in presenza di iperventilazione. Se la misurazione indica valori inferiori a questi, è necessario prestare attenzione. In particolare, al di sotto del 90% si parla di ipossia grave ed è necessario contattare prontamente un medico o rivolgersi al pronto soccorso.

Un caso a parte è dato quando l’ossigeno viene misurato a persone che si trovano a 1600 m o più sopra il livello del mare. In questo caso, i valori normali possono scendere fino al 92%.

Saturazione bassa: i sintomi

I sintomi di una saturazione bassa variano in base alla gravità della situazione. In particolare, quando i livelli scendono al di sotto di una certa soglia, possono manifestarsi confusione mentale, cefalea, affanno (anche accompagnato da tosse) e cianosi.  A questi sintomi potrebbero aggiungersi aritmie, accelerazione del battito cardiaco e aumento della pressione.

Le cause più frequenti

Le cause che possono portare a una riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue sono numerose. Tra queste rientrano le malattie polmonari, come la polmonite e l’enfisema, le patologie cardiache, i traumi ai polmoni e l’anemia. Anche l’assunzione di alcuni farmaci può alterare la saturazione del sangue.

 

Sex-toys, i “perché” di un successo travolgente

Quanto sia cambiata la mentalità della società italiana nel corso degli ultimi quattro decenni, è sotto gli occhi di tutti. Un ruolo fondamentale, in tal senso, è stato svolto da internet, che ha letteralmente rivoluzionato la quotidianità degli italiani, rendendola, in molti casi, decisamente più semplice

Basti pensare, ad esempio, alla possibilità di poter comunicare istantaneamente tramite le applicazioni di messaggistica istantanea, piuttosto che adempiere a tutte le normali attività burocratiche senza doversi recare fisicamente negli uffici pubblici. Nel terzo decennio del nuovo millennio, vivere senza la grande rete telematica è, di fatto, impossibile. E lo comprendiamo inequivocabilmente quando c’è assenza di rete e non è possibile sfruttarla.

 Gli italiani hanno un approccio più sano e consapevole con la sfera sessuale

Questa rivoluzione ha portato a significativi cambiamenti in ogni ambito, modificando l’approccio degli italiani anche in una sfera, come quella sessuale, che veniva vista come un tabù insormontabile, un argomento, anni fa, coperto dal massimo segreto. Oggi, invece, la consapevolezza di vivere una vita intima appagante è insita nella maggior parte degli italiani, supportati da numerosi studi medici e scientifici che certificano quanto sia importante questo aspetto per il benessere psico-fisico di ogni singolo soggetto.

Internet, in tal senso, ha svolto un ruolo chiave, dando modo a ciascuno di noi di poter approfondire le tematiche relative alla sfera sessuale in modo chiaro, semplice e trasparente, avvalendosi, in molti casi, del consiglio di medici, scienziati e sessuologi di chiara fama internazionale. Il successo dei siti dedicati a questa tematica, oltretutto, testimonia quanto gli italiani siano particolarmente attenti a questo tema.

I tanti siti autorevoli dedicati al mondo del sesso, poi, hanno messo in rilevanza quanto sia importante l’autoerotismo per conoscere meglio il proprio corpo, percepire quali siano le sensazioni in grado di ampliare il piacere provato e riuscire a godere di una vita intima realmente appagante. Un discorso che vale, in egual misura, per uomini e donne, queste ultime un tempo restie nel voler affrontare discorsi relativi all’autoerotismo.

Oggi, invece, questo argomento non è più un tabù. E molte donne ne parlano, senza alcun problema, con le proprie amiche, diventando un argomento di conversazione dal quale, non di rado, ottengono dei feedback importanti per ottenere una vita intima più soddisfacente. Non stupisce in alcun modo, di conseguenza, che nell’ultimo lustro sia aumentata significativamente la vendita dei sex toys, prodotti appositamente creati per ottenere benessere intimo.

Rabbit e strapon sono i sex toys più venduti negli ultimi anni

L’offerta del mercato, di pari passo con la forte domanda dei consumatori, è decisamente aumentata nel corso degli ultimi anni, fornendo agli utenti una vasta gamma di prodotti sempre più sofisticati e mirati all’ottenimento del benessere. Tra i più amati dal genere femminile segnaliamo il “rabbit”, un vibratore così chiamato perché ricorda, seppur vagamente, la forma di un coniglietto.

Perché sia così amato dalle donne è presto detto: la curva del rabbit è estremamente propedeutica al raggiungimento del “Punto G”, da alcune donne considerato un “miraggio” da poter ottenere col proprio partner, mentre le piccole antenne consentono di ottenere piacere clitorideo, ancor più appagante se abbinato a quello vaginale. Ad oggi, il rabbit è il sex toys dedicato al mondo femminile più venduto nel mondo.

Oltre a migliorare la conoscenza del proprio corpo, i sex toys possono migliorare decisamente il rapporto di coppia: conoscere sé stessi, come si suol dire, migliora anche il rapporto con gli altri. Esistono alcuni giocattoli erotici, tuttavia, che sono propedeutici a rendere maggiormente vivace e stuzzicante il rapporto di coppia.

L’esempio più lampante, a tal proposito, è lo strapon, un sex toys che ha preso piede negli ultimi anni ed è utilizzato da milioni di coppie in tutto il mondo per creare situazioni intriganti e divertenti, evitando che il rapporto di coppia arrivi ad un “punto morto” e si volga lo sguardo altrove per vivere nuove sensazioni.

 

 

Acquisti online 2023: quali sono le tendenze degli italiani?

Non c’è alcun dubbio come internet, nel corso degli ultimi tre lustri, abbia letteralmente modificato la vita dei cittadini di tutto il mondo, rendendola più semplice ed agevole sotto svariati aspetti. E anche gli italiani, nonostante un’iniziale “diffidenza”, oggi non possono fare a meno della grande rete telematica, fedele alleato della nostra quotidianità: farne a meno nel terzo decennio del nuovo millennio, è praticamente impossibile.

Basti pensare, ad esempio, all’utilizzo frenetico e costante delle applicazioni di messaggistica istantanea, diventate fedeli compagne delle nostre giornate grazie alle quali è possibile restare in contatto con amici e parenti, alcuni dei quali lontani dal punto di vista geografico. Internet, in tal senso, ha davvero accorciato le distanze, mantenendo “vivi” anche i rapporti con le persone lontane.

Chi sono gli italiani che comprano online e perché lo fanno

Il web, però, ha modificato radicalmente il comportamento dei consumatori italiani, che lo utilizzano costantemente per effettuare acquisti di beni o servizi. Un trend in corso,ormai, da oltre un decennio, che ha avuto un’impennata durante il periodo della pandemia, quando internet, di fatto, era l’unico strumento tramite il quale poter effettuare acquisti dei beni ritenuti “non essenziali”.

Chi paventava, però,  un calo degli acquisti online non appena conclusa la pandemia, è stato letteralmente smentito dai fatti: nonostante il periodo dei lockdown sia, fortunatamente, ormai un lontano ricordo, gli italiani continuano ad acquistare online in misura praticamente analoga a quella del periodo più duro della pandemia.

D’altro canto, i grandi benefici del commercio online sono noti a tutti: comodità, ricevendo la merce direttamente a domicilio senza alcuna perdita di tempo nel recarsi in un punto vendita e trovare la merce desiderata; risparmio, grazie a prezzi di norma più bassi rispetto a quelli proposti nel mondo del commercio “tradizionale”.

Analizzando i dati del primo semestre del 2023, si nota come i maggiori acquirenti nel mondo dell’e-commerce siano quelli nella fascia d’età compresa tra i 35 e 45 anni: oltre l’80% di questi soggetti ha effettuato un acquisto online nel corso del 2023. Decisamente elevata anche la percentuale dei soggetti tra i 45-55 anni (75%), mentre quelli meno avvezzi agli acquisti online – per motivi totalmente differenti – sono gli over 55 (50%) e i giovani tra i 16 e 25 anni (45%)

I settori dove acquistano gli italiani online

Ma quali sono gli oggetti maggiormente acquistati dagli italiani nel mondo dell’e-commerce? Al primo posto, e diversamente non poteva essere, spiccano i prodotti legati al mondo elettronico e informatico: smartphone e I-phone sono quelli più comprati, ma nel corso degli ultimi anni, complice anche il mutamento di alcune modalità di lavoro (smart-working), sono sensibilmente aumentate le vendite di personal computer, cuffie e altri strumenti funzionali allo svolgimento del “lavoro a distanza”.

Al secondo posto, invece, si piazza il mondo dell’abbigliamento, da sempre particolarmente attenzionato da un popolo, come quello italiano, attento al proprio stile e considerato, a livello mondiale, come il principale punto di riferimento del mondo della moda. La possibilità, poi, di restituire la merce acquistata qualora non fosse conforme a quanto desiderato, non ha fatto altro che aumentare le vendite dei portali online legati al mondo dell’abbigliamento.

Il podio viene completato, poi, dal settore benessere, decisamente ampio e molto variegato. La cura del proprio corpo resta trainante in questo comparto, come testimonia la vendita di creme, shampoo e altri prodotti legati al proprio benessere. Negli ultimi anni, però, la maggior crescita è stata fatta registrare dal mondo dei sexy shop online, che offrono prodotto come vibratori, dildo e strapon (solo per citare i più famosi) in grado di ampliare, sensibilmente, il proprio benessere intimo e fornire maggiore consapevolezza del proprio benessere corporeo.