Consigli pratici per organizzare una vacanza

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Il momento delle vacanze è, a tutti gli effetti, una sorta di rito sacro per milioni di italiani, quella fase dell’anno in cui trovare relax e divertimento lontani delle incombenze della quotidianità, pronti a ricaricare le batterie in vista di un nuovo impegnativo anno lavorativo o di studi.

Organizzare le vacanze, quindi, è un momento assolutamente importante, che deve essere effettuato con grande dovizia di particolari, senza tralasciare nulla al caso. Indipendentemente dal fatto di trascorrere il proprio periodo vacanziero in territorio nazionale o estero, è necessario prendere in considerazione ogni aspetto, per evitare di incorrere in errori che trasformano una vacanza da sogno in un incubo.

Scegliere la meta di approdo in base alla stagionalità

La scelta della meta di approdo è, per quanto ovvio, prioritaria. Come ben sappiamo, esistono diverse tipologie di vacanze, totalmente differenti tra loro sia per “come” trascorreremo il periodo lontano da casa che per quanto concerne i costi da dover sostenere.

Ed un aspetto di fondamentale importanza, per quanto ovvio, lo riveste la stagionalità. Basti pensare alle classiche vacanze al mare o in montagna, che differiscono totalmente dal periodo nel quale vengono effettuate. Recarsi in una località marittima in estate o in inverno, ad esempio, assume un significato totalmente differente. Lo stesso discorso è replicabile anche per le ferie in montagna: in estate si cerca il relax e il contatto con la natura; in inverno, con ogni probabilità, qualche momento di divertimento lungo le piste da sci.

Vacanze all’estero: è necessario valutare  la situazione politica e sanitaria del paese

La stagionalità, quindi, è un fattore di primaria importanza, ma se si vuol effettuare una vacanza all’estero dev’essere accompagnato dalla valutazione di altri elementi altrettanto rilevanti. Se scegliamo una meta lontano dalla nostra nazione di residenza, infatti, è necessario valutare la situazione politica del paese in cui ci recheremo, cercando di reperire tutte le informazioni necessarie tramite la grande rete telematica, in grado di offrire tutte le notizie per poter scegliere, consapevolmente, la propria destinazione estera.

Quanto scritto per la situazione politica è traslabile anche per la corretta valutazione della situazione sanitaria del paese di destinazione. E’ indispensabile, in tal senso, verificare se per recarsi in quella determinata nazione è necessario effettuare specifici vaccini, oltre che valutare, soprattutto in questa particolare fase storica, eventuali restrizioni per il covid, in alcuni casi, seppur in forma “lieve”, ancora presenti in determinate località.

Risparmiare sul volo e la struttura ricettiva

Queste scelte, per quanto ovvio, devono obbligatoriamente accompagnate da una valutazione economica del viaggio. Ed internet, in tal senso, rappresenta la miglior vetrina dove poter comparare le offerte degli operatori del settore turistico, scegliere i pacchetti volo + hotel più convenienti, in base alla destinazione prescelta, senza dover rinunciare a standard qualitativi elevati.

E’ ormai assodato come la grande rete telematica sia il volano ideale per ottenere un significativo risparmio economico, in grado di consentire di raggiungere mete nazionali o estere particolarmente ambite grazie a promozioni interessanti. E’ necessario, in questi casi, leggere attentamente tutte le clausole presenti nell’offerta, valutare, ad esempio, se sono presenti clausole che consentano il rimborso del viaggio qualora sorgono elementi realmente ostativi per l’effettuazione del medesimo, piuttosto che un’assicurazione per i bagagli trasportati nel caso in cui si optasse per un volo aereo.

Valutare attentamente tutte i costi da sostenere durante il soggiorno

Quando si decide la località dove trascorrere il proprio periodo di vacanze, però, è necessario stabilire il budget di spesa al di là del costo per la prenotazione del volo o della struttura. Se, ad esempio, decidiamo di trascorrere una vacanza in una località marittima, è indispensabile valutare anche il costo che andremo a sostenere per lo stabilimento balneare, oltre a gettare un occhio anche al costo dei ristoranti presenti in zona.

Lo stesso discorso è traslabile anche per chi opta per una vacanza in montagna, dove soprattutto nel periodo invernale, basti pensare all’esborso economico per la fruizione delle piste da sci, aumentano significativamente rispetto al periodo estivo. Nelle città d’arte, invece, è utile valutare originariamente il costo da dover sostenere per visitare i luoghi di maggior richiamo turistico, tenendo ben presente che, con ogni probabilità, si dovranno sopportare lunghe code per visitare gli stessi.

Sottoscrivere una polizza sanitaria da viaggio se si viaggia all’estero

Se si viaggia oltre i confini europei, infine, è caldamente consigliata la sottoscrizione di una polizza sanitaria da viaggio, che le più importanti compagnie assicurative presenti nel nostro territorio dispongono, di norma, nel proprio catalogo. Nella maggior parte dei casi, oltretutto, si tratta di una spesa di lieve entità economica se rapportata agli eventuali costi da sostenere nel malaugurato caso si rendesse necessario ricevere cure ed assistenza all’estero.

Alcuni paesi, come – a titolo esemplificativo – gli USA, hanno costi piuttosto ingenti in ambito sanitario, anche per ricevere cure minime, che possono essere tranquillamente affrontate con la sottoscrizione di una polizza sanitaria stipulata prima di effettuare il viaggio. In altri paesi, complice la situazione della sanità pubblica, è consigliato affidarsi alle strutture private, anch’esse coperte con una polizza sanitaria da viaggio.

I segreti per scegliere la cravatta perfetta

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Scegliere la cravatta perfetta è un’esigenza comune a tantissimi uomini. Non importa che si parli di un outfit destinato al lavoro o del look per una serata romantica: la cravatta giusta, può fare la differenza. Purtroppo, non sempre si conoscono le dritte giuste per sceglierla. Vediamo assieme qualche consiglio pratico utile al proposito.

La qualità del tessuto

Quando si parla di dritte per la scelta della cravatta ideale, non si può non chiamare in causa l’importanza di controllare la qualità del tessuto. Come si fa a capire, per esempio, se ci si trova davanti a una cravatta di vera seta? Toccandola. A seguito dello stimolo tattile, il tessuto deve restare morbido e non apparire eccessivamente lucido. Per togliersi qualsiasi dubbio, la cosa migliore da fare è rivolgersi a brand certificati con alle spalle una lunga esperienza nell’ambito della produzione di cravatte artigianali (uno dei più celebri è Silviofiorello.it, maison siciliana tra le più celebri in Italia quando si parla dell’accessorio a cui stiamo dedicando queste righe).

Attenzione alla larghezza

La larghezza della cravatta è un fattore che può fare la differenza in fase di scelta. In linea di massima, è il caso di ricordare che quelle strette sono adatte a occasioni informali. Attenzione, però: non bisogna esagerare. Una cravatta troppo stretta, anche in un contesto in cui non è richiesto un dress code particolarmente severo, può risultare, secondo alcuni, un po’ ridicola.

Giusto per dare qualche parametro numerico ricordiamo che, a detta di numerosi esperti fashion, la cravatta perfetta non dovrebbe essere caratterizzata da una larghezza inferiore ai 5 centimetri.

Il tessuto giusto a seconda della stagione

Non c’è che dire: i consigli per scegliere la cravatta perfetta non mancano! Oltre a quelli appena elencati, è il caso di citare il fatto di orientarsi, a seconda della stagione, su tessuti diversi. Per una cravatta da indossare nei mesi estivi, va benissimo un tessuto naturale e sostenibile come il lino. Per i look autunnali e invernali, invece, ci si può orientare verso quel trionfo di eleganza che è il cashmere). Se possibile, è bene evitare le cravatte realizzate in tessuti sintetici.

I colori

Apriamo ora il capitolo, complesso e affascinante, dei colori della cravatta. La dicotomia principale è quella tra tinta unita e fantasia. La scelta migliore è quella che vede in primo piano un contrasto, non troppo accentuato, tra il colore dell’abito e la tinta della cravatta.

Per essere sinceri, non esiste una regola scritta sulla pietra al proposito. Tutto si basa sulla capacità di abbinare i colori sia tenendo conto dell’eventuale dress code dell’evento, sia mettendo in primo piano il gusto estetico. Se proprio si ha bisogno di una bussola, un punto di riferimento utile è la camicia: il colore della cravatta deve stare bene con quello del capo appena menzionato. Una cravatta dal colore neutro (beige, grigio, azzurro etc.)? Fa un’ottima figura su una camicia fantasia, per esempio quelle a quadretti. In alternativa, si può provare l’abbinamento con la camicia bianca.

Abbinare alla perfezione camicia e cravatta: ecco come fare

Vista l’importanza che ha l’abbinamento camicia e cravatta, vale la pena soffermarsi un attimo sul tema e cercare di capire qualcosa di più in merito. Un criterio importante al proposito prevede il fatto di controllare l’ampiezza del colletto della camicia e le dimensioni del nodo della cravatta. Se possibile, dovrebbe esserci un rapporto di proporzionalità.

Nelle situazioni in cui, per esempio, si sceglie di indossare una cravatta standard, una buona idea è quella di indossare una camicia con collo italiano, la soluzione più tradizionale in assoluto. Si tratta della camicia il cui collo è caratterizzato da punte strette e tra loro vicine, dettaglio molto amato da chi cura nel dettaglio i look da sfoggiare nei momenti dedicati al business.

Come gestire il lavoro in team in modo efficace

Il lavoro in team può portare a risultati straordinari, ma solo se gestito in modo efficace. In un ambiente di lavoro in cui molte persone collaborano per raggiungere un obiettivo comune, ci sono molte variabili che possono influire sulla produttività. In questo articolo, esploreremo alcune delle migliori pratiche per gestire il lavoro in team in modo efficace.

Comunicazione

La comunicazione è fondamentale in qualsiasi lavoro di squadra. Senza una comunicazione chiara e aperta, i membri del team potrebbero non avere una comprensione completa di ciò che si aspetta da loro o potrebbero non sapere come coordinarsi per raggiungere gli obiettivi. Inoltre, una cattiva comunicazione può portare a fraintendimenti, incomprensioni e conflitti.

Per evitare questi problemi, i leader del team devono assicurarsi che ci sia una comunicazione costante e aperta tra tutti i membri. Ciò potrebbe includere riunioni regolari del team, comunicazioni scritte o verbali, feedback costruttivo e una politica di porte aperte in cui i membri del team si sentono a proprio agio a parlare con i loro superiori.

Obiettivi condivisi

Per gestire il lavoro in team in modo efficace, tutti i membri del team devono essere allineati sugli obiettivi del progetto. Ciò significa che i leader del team devono assicurarsi che ogni membro del team comprenda l’importanza dell’obiettivo e come il loro contributo si inserisce nel quadro generale.

Inoltre, i membri del team dovrebbero avere un ruolo attivo nella definizione degli obiettivi del progetto. Quando i membri del team si sentono coinvolti nella definizione degli obiettivi, sono più motivati e impegnati a raggiungere quegli obiettivi.

Ruoli e responsabilità

Per gestire il lavoro in team in modo efficace, è importante definire chiaramente i ruoli e le responsabilità di ogni membro del team. Ciò può aiutare a prevenire sovrapposizioni o lacune nelle responsabilità, garantendo che ogni membro del team sappia esattamente cosa si aspetta da loro.

Inoltre, quando i membri del team conoscono il loro ruolo e le loro responsabilità, sono più motivati e sicuri di sé. Ciò può aiutare a migliorare la produttività del team e ad aumentare la soddisfazione dei membri del team.

Collaborazione e flessibilità

La collaborazione è un altro elemento chiave per gestire il lavoro in team in modo efficace. Quando i membri del team collaborano, possono sfruttare le loro diverse competenze e conoscenze per risolvere i problemi in modo più efficace. Inoltre, la collaborazione può aiutare a promuovere un ambiente di lavoro positivo e inclusivo.

Tuttavia, è importante anche essere flessibili e adattarsi alle esigenze del team. Ciò potrebbe significare modificare i piani in base alle esigenze del team, essere aperti a nuove idee o modificare le proprie aspettative in base ai feedback del team. La flessibilità è fondamentale per mantenere il team motivato e impegnato nel raggiungere gli obiettivi del progetto.

Strumenti di gestione del lavoro

Per gestire il lavoro in team in modo efficace, è importante utilizzare gli strumenti giusti. Ci sono molte piattaforme e software di gestione del lavoro disponibili, che possono aiutare i membri del team a organizzarsi, tenere traccia delle attività e collaborare in modo più efficace.

Ad esempio, cving.com è un sito che consente alle persone di cercare e trovare lavoro. Anche se non permette di creare un CV, il sito offre molte risorse utili per la gestione del lavoro, come ad esempio la possibilità di cercare annunci di lavoro, creare alert personalizzati, impostare obiettivi di carriera e tracciare la propria ricerca di lavoro.

Inoltre, ci sono molte altre piattaforme di gestione del lavoro disponibili, come Trello, Asana o Monday.com, che possono aiutare il team a organizzare le attività, gestire i progetti e comunicare in modo più efficace.

Valutazione dei risultati

Infine, è importante valutare regolarmente i risultati del lavoro del team. Ciò può aiutare i leader del team a identificare le aree in cui il team sta facendo bene e quelle in cui deve migliorare. Inoltre, la valutazione dei risultati può aiutare i membri del team a comprendere l’importanza del loro lavoro e a sentirsi motivati a continuare a dare il massimo.

La valutazione dei risultati potrebbe includere feedback regolari, valutazioni delle prestazioni, metriche di successo o riunioni di valutazione del progetto. Qualunque sia il metodo utilizzato, è importante assicurarsi che la valutazione dei risultati sia trasparente, equa e costruttiva.

Conclusioni

Gestire il lavoro in team in modo efficace richiede un impegno costante e una buona dose di flessibilità. Ci sono molte variabili che possono influire sulla produttività del team, ma seguendo alcune delle pratiche che abbiamo esplorato in questo articolo, è possibile massimizzare le possibilità di successo.

In sintesi, una buona comunicazione, obiettivi condivisi, ruoli e responsabilità definiti, collaborazione e flessibilità, strumenti di gestione del lavoro appropriati e valutazione regolare dei risultati sono tutti fattori importanti per gestire il lavoro in team in modo efficace. Con la giusta attenzione e cura, il lavoro in team può portare a risultati straordinari e soddisfazione professionale per tutti i membri del team.

 

6 consigli per risvegliare il metabolismo

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A tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di aver bisogno di perdere qualche kg. In queste situazioni, ci si trova spesso a dire “Ok, ho cambiato le mie abitudini alimentari ma non dimagrisco: come mai?”. In molti casi, alla base di un numero che non soddisfa dopo essere saliti sulla bilancia, c’è il metabolismo pigro. Come risvegliarlo? Scopriamo assieme sei consigli da non perdere.

Evitare i digiuni

Per risvegliare il metabolismo bisogna… mangiare! Non è un caso che le diete restrittive vengano abbandonate spesso e, nei casi in cui si riesce a completarle, comportino un ritorno al peso iniziale. Mettere in campo delle eccessive restrizioni alimentari porta infatti ad avere a che fare con un impigrimento dell’efficienza metabolica. Ecco perché tutti i nutrizionisti consigliano di fare due o più spuntini nel corso della giornata.

Un altro consiglio da prendere in considerazione riguarda l’idratazione. Grazie al suo effetto termogenico – che però non dura tantissimo, circa 30 minuti – l’acqua è portentosa quando si punta ad aiutare il corpo a bruciare più calorie.

Scegliere gli alimenti giusti

Ok, mangiare aiuta ad accelerare il metabolismo, ma quali sono gli alimenti che è meglio introdurre? Al netto della presenza di allergie o intolleranze – prima di concretizzare qualsiasi cambiamento nella dieta è fondamentale chiedere informazioni al proprio medico curante – ricordiamo l’importanza di includere nella propria dieta cibi in grado di stimolare la sintesi dell’enzima AMP-chinasi.

Quest’ultimo ha la capacità di indurre il corpo a produrre più energia. Nel contempo, riesce a prevenire l’innescarsi dei processi di stoccaggio del grasso. Come già detto, esistono diversi alimenti che ne stimolano la sintesi. Quali sono? I broccoli, che hanno anche il vantaggio di essere super salutari per via della loro ricchezza in vitamina C, l’aglio, un altro elisir antiossidante come il tè verde e l’ananas.

Valutare l’integrazione

L’integrazione mirata – ossia consigliata dal medico a seguito della visione degli esami del sangue – può essere decisiva quando si punta ad accelerare il metabolismo. Ovviamente è il caso di orientarsi verso supplementi di qualità, integratori 100% naturali che, come il celebre Reduslim, uniscono diversi ingredienti di sintesi non chimica ed efficaci bruciagrassi.

Mangiare lentamente

Tornando con il focus sull’alimentazione vera e propria ricordiamo che, se si ha intenzione di dare una scossa in positivo al metabolismo, è fondamentale mangiare lentamente. Come mai? Perché se si eccede con la velocità – pericolosa anche perché non permette di gustare bene i cibi e di mandare al cervello i giusti messaggi di sazietà – gli alimenti non vengono masticati in maniera corretta. Questo provoca conseguenze poco piacevoli per quanto riguarda la digestione e, di riflesso, un rallentamento dell’efficienza del metabolismo. Il consiglio degli esperti è quello di masticare i cibi che si ingeriscono 40 volte. Esiste anche un tempo di riferimento per quanto riguarda il consumo dei pasti, che non dovrebbero essere finiti prima dei 20 minuti.

L’importanza dell’attività fisica

L’attività fisica ha un ruolo chiaramente centrale quando si tratta di dare una scossa all’efficienza del metabolismo. Il motivo della sua efficacia è molto semplice: nel momento in cui il nostro corpo consuma energia, più le cellule sono chiamate a produrne. Attenzione, però: bisogna trovare il giusto equilibrio con l’alimentazione. Se si ha intenzione di mantenere efficiente il metabolismo, è necessario che le calorie bruciate siano superiori rispetto a quelle introdotte attraverso la dieta.

Il ruolo delle proteine

Concludiamo la nostra rassegna di consigli per chi vuole dare un boost al metabolismo rammentando l’importanza dell’apporto proteico. La quantità di protidi da assumere ogni giorno varia a seconda dell’attitudine all’attività fisica. Nel caso di un soggetto sedentario, per esempio, l’apporto proteico dovrebbe aggirarsi tra 0,8 e 1,1 grammi per singolo kg di peso corporeo.

Come vestirsi per l’ufficio? 5 outfit per un look formale

cravatte scarpe

Audace o casual, in tinta unita o colorato. La domanda è sempre la stessa al suono della sveglia. Come vestirsi per l’ufficio? Quale outfit con un look formale dovrò indossare? Con qualsiasi stagione e qualsiasi clima, in ufficio o al lavoro, è comunque sempre indispensabile essere vestiti in maniera impeccabile e originale.

La pumps a punta
Carrie Bradshaw indossava molto spesso questo must nel celebre telefilm Sex on The City. Eleganti e sensuali, le pumps a punta sono uno dei must have che non devono mai mancare nell’armadio di una donna. Magari scomode per camminare lungo le vie cittadine, sono però quel genere di calzatura che usata nell’ambiente lavorativo potrebbe mettere KO la concorrenza, poiché emanano sicurezza da chi le indossa. In abbinato a delle pumps a punta nere, possiamo indossare un semplice tailleur monocolore rosso, con pantalone Capri alla caviglia. Per completare il nostro outfit è consigliata una shopping bag di vernice grigio scuro, molto ampia e con gli inserti in color argento, che ci permetta di portare in ufficio il necessario per affrontare la giornata lavorativa.

L’iconico blazer
È un capo senza tempo. È stato iconizzato in tutte le varianti e in tutti i colori. Il blazer doppiopetto è uno degli indumenti che può essere utilizzato nel nostro outfit da ufficio, dando un tocco sbarazzino, vivace e nel contempo molto giovane. Sul web è possibile acquistare i modelli più adatti alle nostre esigenze, anche dei brand più prestigiosi, a prezzi accessibili da chiunque grazie ai tanti sconti e saldi disponibili (clicca qui per un esempio). Per completare il nostro outfit da ufficio, sotto il blazer doppiopetto, magari leggermente oversize, possiamo indossare una semplice t-shirt e un paio di pantaloni jeans skinny dal lavaggio chiaro o gli ormai intramontabili cropped, diventati un must da indossare in qualsiasi situazione e luogo, compreso l’ufficio. Ai piedi devono essere indossate assolutamente delle decolte, di qualsiasi tipo, forma o colore.

Mai senza giacca
Un outfit dal look formale per l’uomo deve presentare la camicia bianca a tinta unita. Questo indumento, in tutte le sue varianti, resta uno dei più eleganti da indossare per meeting e appuntamenti importanti, ed è perfetto sotto qualsiasi giacca. Anche la scelta del blazer maschile deve essere oculata. Non deve essere stretto, in quanto è necessario sia abbottonato anche quando siamo seduti. Deve coprire interamente la cintura ma non deve essere così lungo da nascondere i fianchi. Per un look formale, la cravatta è un obbligo, così come i pantaloni devono essere scelti con cura. Non devono essere aderenti alla gamba, ma nemmeno troppo larghi. Quelli a doppia pinces, o dal taglio slim fit sono i più adatti, ma non devono arrotolarsi lungo il corpo o limitare i movimenti e devono salire di pochi centimetri sopra la scarpa. Naturalmente la calzatura dovrà essere una stringata classica. Al bando le sneaker.

Camicie hawaiane? Vade retro
Se giacca e cravatta vengono utilizzati dall’uomo per completare il classico look formale da indossare in ufficio, un altro abito adatto al lavoro sono le camicie a righe, a pois e a quadri, purché i disegni siano di dimensioni ridotte. La formalità in questo caso sarà data da un must che l’uomo non deve mai farsi mancare: il gilet. Possibilmente in tinta unita e che lasci intravedere la cintura. Devono essere evitate assolutamente camicie hawaiane molto colorate o in flanella stile divano party. Sotto possiamo indossare un paio di pantaloni scuri, dal taglio slim fit, che si adagino appena al di sopra di uno stivaletto in pelle o scamosciato di colore nero, molto semplice, senza borchie o cerniere. Ben visibile al polso deve esserci un orologio di tipo classico, con un elegante quadrante chiaro. Banditi i braccialetti colorati acquistati sulle bancarelle estive.

Wrap dress, un mito senza tempo
Detto anche abito a portafoglio, questo tipo di vestito è molto elegante e versatile. Può essere utilizzato come un semplice outfit per l’ufficio o anche per una serata in compagnia delle amiche. Si incrocia davanti e si annoda in vita come una vestaglia. Nonostante questi abiti abbiano una scollatura profonda non risultano mai volgari o fuori posto. Per completare il nostro wrap dress formale da ufficio possiamo abbinare degli stivaletti a punta molto semplici e senza ornamenti, o sandali estivi eleganti, preferibilmente in pelle, con una borsa a secchiello rigido da sfoggiare durante la pausa pranzo.