Categoria: Casa

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Corredo per la casa: ecco cosa non può proprio mancare

biancheria

Se state leggendo questo articolo è perché voi, o un membro importante della vostra famiglia è prossimo a vivere uno dei momenti più significativi nella vita di una persona: il matrimonio. Nelle prossime righe, infatti, parleremo del corredo per la casa, un insieme di oggetti essenziali per la convivenza matrimoniale che, tradizionalmente, vengono porti in dono dalla madre della sposa a quest’ultima. Il corredo rappresenta una delle tradizioni più importanti nella cultura italiana, oltre ad essere un insieme di oggetti che torneranno sicuramente utili nel quotidiano e su cui può far comodo risparmiare viste le spese che una giovane coppia affronta in vista del matrimonio.

Il momento del regalo del corredo rappresenta qualcosa di importantissimo dal punto di vista simbolico: un passaggio verso la vita matrimoniale, oltre che un simbolo tradizionale della cultura italiana. Entrando nel merito della questione, il corredo è un insieme di oggetti che, come detto, sono necessari per la vita di coppia. Di sicuro, il suo acquisto simboleggia anche un importante investimento per il futuro della famiglia.

Si tratta, a onore del vero, di qualcosa di molto personale; per cui quando si compone il corredo occorre avere una certa attenzione nei confronti di ogni possibile esigenza che la coppia potrebbe riscontrare. Esistono, comunque, alcuni punti comuni. Questa guida si concentra proprio su questi ultimi, indicandovi quali sono gli elementi più importanti che non possono mancare in un corredo per la casa.

Biancheria da letto

Man mano che discenderemo nei dettagli di questa guida, vi renderete conto che gli oggetti che citeremo sono tutti indispensabili, senza distinzioni, allo stesso modo. In primis, la biancheria per il letto; dunque coperte, lenzuola, federe, piumoni e copriletto sono, semplicemente, necessari per il benessere del sonno. La sera e, in particolare, il fine giornata, rappresentano momenti importantissimi nella vita di coppia. Essi permettono di avere dialogo e contatto e di poter condividere attimi intimi e personali. Ovviamente, una buona biancheria può aiutare in tutto questo e a conciliare il sonno. Il nostro consiglio, quindi, è sceglierne di qualità, come le lenzuola Bassetti, in modo tale da potersi affidare a prodotti durevoli nel tempo e sempre confortevoli.

Asciugamani

In un altro ambiente della casa, il bagno, è possibile trovare oggetti da corredo. Gli asciugamani per il bagno sono fondamentali sia di giorno, per potersi asciugare dopo essersi dedicati alla cura del corpo per poter affrontare al meglio le sfide quotidiane, che al proprio rientro, per scrollarsi di dosso il peso della fatica accumulato durante la giornata per poter godere del comfort dell’ambiente domestico e delle coccole del partner in tutta tranquillità. Per questo motivo, è bene aggiungerne di dimensioni e tessuti diversi, in modo tale da averne per il viso, per le mani e per il corpo. Inoltre, è fondamentale scegliere asciugamani resistenti e di buon materiale, in modo che possano avvolgervi e svolgere la loro funzione al meglio.

Tovaglie e strofinacci

Non possono mancare anche tutti gli oggetti in tessuto che servono per la cucina. Tovaglie e strofinacci sono importantissimi, sia nella vita di tutti i giorni che nelle occasioni formali. Ovviamente, nel corredo possono esserci sia tovaglie dal design più ricercato, utili per le cene importanti e per abbellire la tavola che quelle utili tutti i giorni, che sappiano essere versatili e facili da pulire, oltre che durevoli e resistenti a sollecitazioni pesanti e continui lavaggi. Stesso discorso per gli strofinacci, fondamentali per la manutenzione e la pulizia della cucina, oltre che per la preparazione dei piatti. Talvolta, quando di bell’aspetto, anche questi ultimi fungono da complementi d’arredo alquanto graziosi.

Come togliere la puzza di fumo in casa?

fumo

Nelle case dei fumatori spesso aleggia un odore acre, pungente, fastidioso, a cui chi vi abita non fa caso, mentre un nuovo arrivato lo percepisce eccome fin da subito. Il fumo delle sigarette purtroppo è particolarmente persistente: s’impregna nell’aria delle stanze, sulle pareti, fino ai vestiti e ai capelli.

Se non si vuole comunque rinunciare a fumare, esistono alcune alternative al classico tabacco, come per esempio la sigaretta elettronica aromatizzata. Tuttavia, quando si fuma da tanto tempo, è necessario comunque prendere degli accorgimenti più mirati.

Quindi, come eliminare l’odore di fumo in casa? Vediamo alcuni rimedi alla portata di tutti.

Aprire le finestre

Un primo semplice passo che si può fare per eliminare l’odore di fumo in casa è quello di aprire le finestre e tenerle aperte per un po’ di tempo.

Spesso, infatti, il cattivo odore del fumo rimane impregnato nelle stanze anche perché non le si arieggia dovutamente ogni giorno. Basta anche una mezz’ora o poco più al giorno per far circolare l’aria in casa e vedere i primi risultati.

Utilizzare candele e diffusori

Oltre a un po’ di aria fresca, un altro modo per intervenire sulla puzza di fumo è usare candele profumate, diffusori e deodoranti per ambienti.

Prima di ricorrere ai prodotti chimici presenti sul mercato, si può partire con alcune soluzioni naturali, come per esempio:

  • le scorze di arancia o di limone, da mettere nei mesi invernali sopra i termosifoni;
  • l’aceto, adatto invece per l’estate, da mettere all’interno di un contenitore e posizionarlo in un angolo della casa;
  • lo zucchero, che può essere inserito nel posacenere per assorbire il cattivo odore.

Oltre a questi, si può pensare anche di usare dei fondi di caffè, oppure il bicarbonato o ancora un paio di pastiglie di carbone vegetale. Altrimenti, si possono sempre realizzare dei detergenti fatti in casa attraverso l’essenza di eucalipto.

Pulire la casa da cima a fondo

Per agire in modo più profondo sulla puzza di fumo, è inoltre necessario attuare una pulizia della casa scrupolosa.

Bisogna innanzitutto lavare a fondo tutte le superficie della propria abitazione, perché il fumo, come detto, tende a impregnarsi con facilità, e togliere la polvere da tutti i mobili.

Il fumo dimostra di essere particolarmente insidioso soprattutto sui tessuti, per cui vanno puliti e disinfettati accuratamente i tappeti e le tende. Inoltre, se in casa ci sono dei condizionatori, è meglio cambiare i filtri con una certa regolarità.

Attenzione ai vestiti

Una cosa su cui è bene fare molta attenzione in merito al cattivo odore del fumo sono i vestiti. Dato che tendono a lasciarsi impregnare facilmente dal fumo, hanno bisogno di essere lavati con alcuni accorgimenti in più.

Un ottimo rimedio è quello di unire una tazza di aceto bianco al detersivo quando si mettono i vestiti in lavatrice. Una volta puliti, bisogna lasciarli ad asciugare all’aria per alcune ore, dopodiché vanno riposti nell’armadio, avendo premura di inserire al suo interno una busta di lavanda o di altre essenze profumate.

Risparmio energetico: come riconoscere gli elettrodomestici che consumano poco

In casa ci sono diversi elettrodomestici, alcuni indispensabili e altri meno essenziali. Eppure tutti sono fonte di consumo e, per puntare al risparmio energetico, bisogna tenere conto di alcuni fattori per riconoscere quali sono gli elettrodomestici che consumano poco e quindi adoperarli con maggiore tranquillità. C’è inoltre un’altra componente che invita a ridurre l’assorbimento d’energia, ed è l’attenzione alla sostenibilità che, secondo il sondaggio “The Green Response Survey 2021”, realizzato da Essity è aumentata negli italiani nel periodo della pandemia. Secondo l’indagine infatti il 66% degli italiani conduce uno stile di vita più green e ciò si ripercuote anche sull’abbassamento dei consumi e sulla ricerca di elettrodomestici ad alta efficienza.
Per avere un’idea più precisa su quali sono gli elettrodomestici che consumano poco prendiamo in esame alcuni parametri utili ad essere maggiormente consapevoli dell’impatto di questi dispositivi sulla bolletta energetica.

 

Etichetta elettrodomestici: una guida per il risparmio energetico
Il primo aspetto da valutare quando si acquista un elettrodomestico sono le caratteristiche tecniche, che si evincono dall’etichetta energetica.
In questo documento, che viene esposto insieme all’apparecchio, sono contenute tutte le informazioni sul prodotto. Dal 1° marzo 2021 è entrata in vigore la nuova etichetta energetica, che offre ai consumatori la possibilità di conoscere nel dettaglio tutti i dati di consumo del singolo elettrodomestico. Tra le novità principali c’è infatti una nuova scala di valutazione, più semplificata per evitare le + dopo la lettera che creavano confusione, la presenza di QR Code per accedere ad informazioni ulteriori sul dispositivo e  l’indicazione del consumo energetico per ogni famiglia di prodotto, ad esempio per lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga le cifre indicate corrispondono a 100 cicli di lavaggio, per i frigoriferi il parametro è tarato su consumo annuo e per le lampadine e schermi vengono considerate 1000 ore di utilizzo.
In questo modo il calcolo sul consumo è molto più chiaro e rapido ed aiuta a scegliere con molta più sicurezza l’apparecchio adatto alle esigenze in base anche al consumo.

 

Scegliere la potenza giusta per l’elettrodomestico
L’alto consumo di un elettrodomestico può dipendere anche da uno scompenso di potenza o di capacità. È quindi fondamentale scegliere il prodotto in base al reale utilizzo e alla potenza necessaria. Facciamo un esempio: per una famiglia di 4 persone, una lavatrice da 5 chili potrebbe essere insufficiente per coprire il numero di vestiti da lavare e quindi si rischia di fare il doppio dei lavaggi consumando più acqua ed energia e facendo lavorare l’elettrodomestico molto di più mettendo a rischio la sua durata. Una lavatrice da 8 chilogrammi potrebbe invece essere perfetta, ottimizzando tempi di utilizzo ed energia. Scegliere con cura ogni elettrodomestico è quindi importante per evitare acquisti errati e sprechi. Online ci sono diversi e-commerce di prodotti per la casa, come Echome, che propongono una selezione di prodotti suddivisa per aree che permette di valutare le varie opzioni mediante scheda tecnica. Un ausilio utile per acquisti in sicurezza.

 

Valutare il consumo in base all’utilizzo
In precedenza abbiamo parlato di elettrodomestici indispensabili ed elettrodomestici meno essenziali. Ecco, per capire se un elettrodomestico consuma poco, bisogna anche valutare i tempi di utilizzo e il consumo orario. Il frigorifero ad esempio è uno degli elettrodomestici più energivori, ma è acceso 24h/24. Il ferro da stiro in proporzione consuma di più e fa quindi la differenza nel conteggio generale. Meglio dunque prediligere l’alta efficienza in ogni caso.

 

Cucine classiche con isola: l’incontro tra moderno e tradizionale

cucina

La cucina classica con isola non è un’eresia: è un nuovo modo di sfruttare al massimo lo spazio di casa, senza rinunciare alle linee morbide della tradizione.

Linee tradizionali e approccio moderno alla funzione di cucina: la cucina classica con isola è un connubio che unisce il meglio dei due mondi. Se ami le rifiniture di una volta, ma preferisci orientarti su un progetto altamente performante e moderno, fatto per cucinare bene, conservare tanto e vivere al massimo, sappi che oggi non dovrai più rinunciare a niente.

Il classico contemporaneo è un sistema di arredo capace di abbinarsi a qualsiasi tipo di interno, andando ad armonizzarsi con le dimensioni e le strutture presenti in casa. La parola d’ordine è, come sempre, flessibilità. In altre parole, è la capacità di un arredo di integrarsi alle esigenze di chi lo vive e lo vede ogni giorno, in maniera organica.

Quando la cucina classica con isola è la soluzione migliore?

Le cucine classiche con isola sono la soluzione perfetta per portare un po’ di linee classiche nei vasti open space moderni. Con l’integrazione di piani di appoggio belli da vedere e di elevata qualità, sarà possibile trasformare uno spazio poco articolato o dispersivo in una grande opportunità di realizzare la cucina dei sogni.

L’esigenza di una cucina classica con isola arriva dal fatto che questa stanza, col passare degli anni, si è fatta sempre più vicina all’uso che ne si faceva una volta. In altre parole, sempre più persone vedono la cucina come un luogo di convivio non necessariamente da ricollegare all’orario dei pasti. Una stanza da vivere in qualsiasi momento della giornata. Ecco perché le linee tradizionali e la struttura formale di una cucina non dovrebbe impedire a nessuno di sperimentare con soluzioni moderne di stoccaggio, con cassetti e dispense attrezzate per non perdere neanche un millimetro di superficie, e la performance di elettrodomestici di ultima generazione.

Ecco come accessoriare l’isola

Hai già pensato a come vorresti impostare la tua isola? Vuoi trasformarla in un semplice piano d’appoggio, o vuoi coinvolgerla nelle attività di lavoro e cucina? Immagina dunque non solo un banco a cui poggiare gli sgabelli, ma anche un potenziale spazio dove collocare un piano cottura grande, o un lavello. A fare la differenza, come sempre, sono le finiture e i dettagli. Opta per i fuochi e non l’induzione, e valuta una cappa dalla forma sinuosa e ricurva. Gli accessori vogliono poi la loro parte: un appendi pentole o porta mestoli sospeso non sarà mai stato tanto bello da vedere come quando si trova al centro di una cucina.

L’isola non deve contenere per forza una dispensa chiusa. C’è chi la immagina con le ante a vetro o a vista, per sperimentare con stoviglie preziose in bella mostra, o magari dare un tocco più rustico.

Isola o tavolo da pranzo? La scelta è solo tua. Quello che devi sapere è che se lo spazio è abbastanza, puoi scegliere entrambe le soluzioni, coniugando stile e comodità. Lo spazio, in cucina, non basta mai.

Vernice per pelle: alla scoperta delle principali tipologie

Vernici per la casa

Piuttosto di frequente, specialmente nell’ambito dell’abbigliamento, si può notare come la pelle viene impiegata piuttosto di frequente anche per realizzare dei rivestimenti e tanti tipi di accessori. Queste pelli vengono riprodotte tramite l’operazione di concia della vera pelle degli animali, ma visto che si tratta di una pratica sempre più scoraggiata, nel corso degli ultimi tempi si assiste molto più di frequente alla lavorazione di sintetici e polimeri plastici.

Esattamente come avviene con tanti altri materiali che vengono impiegati per qualsiasi scopo, la pelle, indipendentemente dal fatto che sia vera oppure sintetica, spesso e volentieri è oggetto di specifici trattamenti di verniciatura. Proviamo a dare un’occhiata a quali sono le principali tipologie di vernici per pelle che possono essere sfruttate quando si deve portare a termine l’operazione di colorazione di un materiale molto particolare come la pelle.

Nel corso degli ultimi anni, le vernici per pelle si possono facilmente rinvenire anche sul web: tra i portali più indicati a tale scopo troviamo sicuramente www.verniceperpelle.it, che propone davvero un’ampia e variegata gamma di vernici. Tra queste è possibile trovare diversi prodotti professionali come angelus paint.

Le vernici acriliche: un’ampia gamma di colori

Stiamo facendo riferimento a delle vernici che possono essere proposte in un gran numero di colorazioni, visto che nella maggior parte dei casi vengono impiegate per applicazioni di vario tipo, tra cui quella di verniciatura di pelli vere oppure sintetiche.

I colori acrilici si caratterizzano per provenire da un mix di polveri colorate e di resine acriliche. Spesso e volentieri i colori acrilici vengono impiegati per l’attività di verniciatura di un gran numero di superfici, ma anche di oggetti, senza dimenticare ovviamente le pelli. Tra gli aspetti più importanti in relazione alle pitture acriliche troviamo indubbiamente una capacità di veloce essicazione, così come di asciugatura in seguito all’operazione di applicazione. Il vantaggio di questo tipo di colori è indubbiamente quello di essere semplicissimi da applicare, ma al contempo il neo è rappresentato da non consentire delle sfumature di colore.

Verniciatura di supporto con le vernici ad acqua

Si tratta di un tipo di vernici che, come si può facilmente intuire, rappresenta una soluzione ottimale in riferimento all’operazione di verniciatura di tante tipologie diverse di supporto, senza dimenticare le pelli di qualsiasi derivazione.

Come sono composti questi particolari colori? Tutto deriva dalla presenza di resine epossidiche che si combinano con dei pigmenti organici, pigmenti inorganici e l’acqua. Visto che stiamo facendo riferimento a dei tipi di colori in cui non si verifica alcuna aggiunta di solventi chimici di qualsiasi tipo, ecco che le vernici a base di acqua non prevedono attività specifiche di smaltimento. Le vernici a base d’acqua sono un’ottima soluzione quando c’è la necessità di verniciare degli accessori d’abbigliamento, ma anche borse e altri prodotti di pelletteria. Non solo, queste vernici tornano utili anche per l’applicazione su delle superfici realizzate in pelle di elevate dimensioni, come nel caso delle poltrone piuttosto che dei divani che si trovano in sala o in ambienti del genere.

Le vernici legate a un materiale come il cuoio

Sono essenzialmente due le tipologie dei colori per cuoio: si tratta di quelle particolari vernici che vengono realizzate con un mix di coloranti e alcol e che hanno una forma liquida, mentre altrimenti ci sono le vernici create in polvere, che si potranno diluire direttamente all’interno dell’acqua.

Le tinture che vengono realizzate con l’alcol possono contare senza ombra di dubbio su un livello di penetrazione molto più alto nelle fibre della superficie in pelle. Al contempo, però, il rischio principale è quello che venga coperto, con il passare del tempo, l’odore tipico del materiale.